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Ferdinand Celline: Viaggio al termine della notte.
Recensione:

Il Voyage au bout de la nuit faceva la sua apparizione nelle librerie di Parigi nell’ottobre del 1932, rivelando, si può ben dire, al mondo uno scrittore di assoluta grandezza, capace di essere all’altezza del suo tempo e di esprimerne le tensioni, la complessità, gli orrori e le smorfie in una forma sbalorditiva e con uno stile da subito unico e inconfondibile. Affresco di un’epoca, grido anarchico di rivolta, ma anche libro potentemente comico, in cui farsa e tragedia si mescolano in continuazione, il Viaggio ha scandalizzato, scosso, nutrito, risvegliato, confortato, avvinto generazioni di lettori, imponendosi come il romanzo che ha saputo meglio capire e rappresentare il XX secolo.

Commento:

Poche volte ho invidiato il modo di scrivere di un autore. Questo è uno di quei
casi. Le bestemmie, il nichilismo devastante e anche uno stile così colloquiale
da essere più difficile delle pagine letterarie più auliche diventano d`un
tratto grande letteratura e non riesci a negarlo. Inchiodato al libro già dalle
prime pagine.
La prima sensazione che si ha leggendo Celine è lo stupore, nel suo romanzo la
lingua parlata batte il tempo, dà il ritmo all’opera, un linguaggio nuovo
e furiosamente realistico corre impazzito fra le righe del libro.
Ma non solo il modo com`è scritto... anche la sostanza. Un vero e proprio
viaggio attraverso la notte delle meschinità umane: dalla Francia della Seconda
Mondiale, agli States di Ford, il Caribe coloniale.
Perforando le convenzioni e la morale l’autore scava nel profondo
dell’uomo, raschia e scarnifica la sua essenza, smaschera e ridicolizza la
guerra nella sua assurdità.L’autore è dissacrante e corrosivo, permea la
società del suo tempo criticandola e denunciandone il marciume putrescente che
la infesta, la spia dal basso della povertà, dalle trincee infangate di morte,
dai tentacolari e corrotti possedimenti coloniali francesi nei caraibi,
attraverso l’annichilimento luccicante dei fasti di New York e fra i
macchinari alienanti della Ford, per rimanere desolato e disarmato davanti
all’unica certezza della vita: la morte.
Il disinganno e l`acume indagatore raggiungono livelli talvolta insopportabili,
e condensano in massime stringate messaggi di una potenza sovrumana. E` innegabile che uno possa essere un uomo indegno e un grande artista.

Loona 10 Dic. 03

 



Titolo:
Viaggio al termine della notte

Titolo originale:
Voyage au bout de la nuit

Autore:
Louis-Ferdinand Celline

Genere:
Narrativa generale

Editore:
TEA

Anno Edizione:
2002-2003

Costo Indicativo:
Seconda edizione 8,50€

Codice ISBN:
88-502-0301-2